Che tipo di visitatore da museo sei?

8 tipi di visitatore da museo

e tu quale saresti?

Quanto sono importanti i nostri comportamenti per i musei?

Tantissimo. Perchè un museo è strettamente connesso al suo pubblico. Gli oggetti sono esposti nelle sale, e voi siete gli ospiti d’onore.

Ma quanto ne sappiamo sugli studi che coinvolgono noi visitatori?

In questo articolo scoprirete quale visitatore potreste essere una volta varcata la porta di un museo di ogni tipo o gallerie d’arte. Per conoscere il visitatore che è dentro di voi e che non avete mai saputo di essere.

Gli 8 visitatori tipo

Tratto da personali esperienze, studio, infinite ore di osservazione sui comportamenti dei visitatori e come instancabile visitatrice, ho delineato su studi già esistenti 8 profili tipo di visitatori da museo. Ma prima di incontrarli è necessario dirvi come si è arrivati a queste 8 figure.

Partiamo dal principio che il comportamento del visitatore nei musei è studiato tanto quanto quello di un consumatore. Lo scopo del museo o galleria è di rendere la visita alla sua collezione permanente o temporanea il più possibile esperienziale secondo la missione che l’istituzione si prefigge. Un’impresa non semplice, ma alcuni musei grandi e piccoli, hanno raggiunto dei grandi livelli di Visitor Experience (e si vede!)

Visitare un museo è un’esperienza.

National Gallery, London

Che sia una vista durante una vacanza o per passione nel fine settimana, gli elementi base sono gli stessi. Uno spazio, molte cose da vedere e un tempo per lo più limitato per farlo.

Ma che tipo di visitatori siamo? come reagiamo allo spazio del museo e alle cose esposte? perché ci troviamo al museo? Che aspettative abbiamo? Che sia tutto lasciato al caso? non proprio. Chi siamo e cosa vogliamo dalla visita determina come vediamo le cose,  sebbene c’è sempre spazio alla imprevedibilità.

Se la psicologia comportamentale si combina con la frequentazione dei luoghi di cultura, ne nasce uno strumento utile per le istituzioni come i musei per conoscere a fondo i propri visitatori, e perchè no, conoscere meglio noi stessi al museo. Il terreno è quello mutevole dell’ audience/consumers behaviour (ossia del comportamento del consumatore). Ma il mondo culturale è a se stante. Il consumatore qui è un visitatore esperienziale.

Metropolitan Museum, New York

Se vediamo i musei come luoghi che custodiscono i cambiamenti della cultura del mondo, luogi di memoria ma anche di sperimentazione del nuovo; se li viviamo come luogo di incontro dove si va per esplorare e intrattenersi in molti modi diversi. Allora dobbiamo conoscere anche il nostro ruolo.

Metropolitan Museum, New York

E il visitatore? Un pò di teoria

Sin dal principio della museologia moderna, il visitatore è diventato il centro di interesse a cui rivolgere l’attenzione. Le osservazioni sui visitatori dimostrano che il suo comportamento e l’esperienza è tutt’altro che prevedibile. Nel 2009, John Falk (professionista museale americano) identificò ben 5 categorie di visitatori tipo da museo con determinate caratteristiche che identificavano il pubblico sul modo in cui visitano i musei:

Falk’s visitors categories Sources: Adapted from (Falk, J. 2004)
  1. Il cercatore di esperienze
  2. L’esploratore 
  3. Il facilitatore 
  4. L’appassionato & professionista
  5. Il ri-caricatore

Ben lontano da essere tipologie statiche, queste macro tipologie di Falk furono pensate per essere flessibili e modulabili. Considerando che le nostre attitudini sono estremamente complesse, variabile è anche il modo in cui visitiamo i musei.  (Per approfondire Identity and the Museum Visitor Experience, John H. Falk, 2012)

MOMA, New York

Ma perchè tutto questo? Il museo vuole conoscere a fondo le nostre esperienze per renderle uniche e memorabili. Vuole sapere cosa ci spinge ad entrare, come ci muoviamo nelle sale, come interagiamo e con cosa, che significato diamo a ciò che vediamo e cosa ci attrae (quello sperato?). Il risultato è applicabile sulla proposta di mostre ed eventi e il consequenziale profitto.

Guggenheim, New York City

La parte interessante è che i nostri comportamenti negli spazi museali sono innumerevoli e imprevedibili.

National Gallery, London

E tu, che visitatore sei?

Son passati ormai più di 10 anni e le teorie di Falk hanno continuato ad evolversi. I più grandi musei nazionali, con migliaia di visitatori e una fama che li precede, si rivolgono ad agenzie esterne specializzate, come  The Audience Agency, the Morris Hargraves McIntyre, per citare due famose nel settore, che si occupano di studiare e sviluppare i profili dei visitatori per metterli al servizio delle istituzioni. Come? attraverso sondaggi e ricerche di “mercato” pensate appositamente per il museo e la sua offerta. 

Riflessi al Museu del Louvre

Partendo dal fatto che ogni museo ha una sua identità e un suo target di pubblico determinato dalla propria collezione (e a molti altri fattori come dove si trova nella città); sono riuscita ad individuare delle tipologie di visitatore che hanno caratteristiche comuni mentre visitano un museo di arte piuttosto che uno di scienza naturale. Sebbene le variabili sono innumerevoli e imprevedibili, vediamo delle figure tipo nelle quali possiamo ritrovarci.

I (miei) 8 visitatori tipo

Premetto che le 8 tipologie di visitatori  sono tratte da modelli disegnati appositamente per un museo nazionale londinese, the Science Museum da the Morris Hargraves McIntyre nel 2014, e poi riadattate con la mia personale interpretazione, esperienza e grafica.

Di seguito le linee guida per capire che visitatori siamo e come ottimizzare la nostra visita senza perdere la “bussola”. Iniziamo!

The TeamLab, esposizione permanente al MORI MUseum of Digital Art, Tokyo

Prima di immergerci nei profili tipo, è bene far presente quali variabili sono state considerate in queste categorie. Le ragioni sociali e di intrattenimento, la parte intellettuale dei nostri interessi, il vasto campo delle emozioni, e anche la parte spirituale che ci guida alla scoperta.

Come procedere: Individua il tuo scenario di visita

Quali sono le vostre sfide durante una visita:

Ora che avete visualizzato il vostro scenario tipo, che ovviamente può sempre cambiare e ricambiare, ecco 3 domande che potrebbero aiutarvi a visualizzare la vostra esperienza al museo prima e durante la visita.

Ho lanciato queste domande in un sondaggio sui social per avere risposte da amici,  conoscenti  e chiunque ne venisse in contatto. Le risposte sono state molto interessanti perché hanno ampliato il mio punto di vista da assidua visitatrice dei musei e professionista, rapportandolo  con chi il museo lo vive in modo totalmente diverso.

Risultati del sondaggio:

Qual è la sfida più grande quando visiti un museo? Qui si includono tutte le varie difficoltà che una visita museale comporta. Ci si trova in un posto a volte sconosciuto (prima visita), più o meno grande con tante direzioni da prendere, con altri visitatori (pre-pandemia), e con il tempo che è sempre il nemico numero uno.

VISITARE è sicuramente una sfida non indifferente. Tanti di questi problemi sono determinati dalla natura del museo stesso e la sua complessità. Ma personalmente è la parte più divertente, non ci resta che prendere in mano la mappa del museo per delineare un piano d’attacco-visita oppure seguire il flusso e lasciarci trascinare senza una meta.

A quanto pare “da dove iniziare” la visita è il dilemma di molti. E come darvi torto. Il museo mette a dura prova molti di noi ed è quindi compito dell’istruzione aiutarci in questo. Munirsi di mappa (cartacea o digitale) è sicuramente pratico, ma anche prendersi il tempo di capire cosa offre il museo è consigliabile. 

Orientarsi è un altro problema per i grandi musei. I percorsi museali non sono sempre lineari e logici. Gli edifici dei musei possono essere dei veri labirinti di sale e corridoi concatenati. Qualcosa sfugge sempre prima di trovare la via d’uscita.  Sulle mappe o nelle indicazioni le immagini delle opere più famose ci possono aiutare nell’orientare la visita. Certo, una preparazione pre-visita sarebbe l’ideale, ma è un impegno e a l’imprevedibilità di una visiata ha il suo fascino. Anche qui le pagine web e i social media ufficiali sono diventati molto rilevanti per l’immediatezza dell’informazione. Ma solo voi determinate il vostro percorso personale.  

Cosa vedere?

Un dilemma che è legato alla motivazione della visita.  Ad esempio, se si è al museo del Louvre si cerca sempre la Gioconda di Leonardo da Vinci. Ma cosa c’è d’altro? Una rapida ricerca sul sito web del museo pre-visita aiuterebbe a fare una lista dei pezzi più ricercati,  o anche osservare i banner esposti nell’atrio del museo che permette a colpo d’occhio di individuare gli Highlights –  imperdibili oggetti esposti da non mancare o le mostre in atto. Banale ma utilissimo.

E se proprio non hai idea, chiedi! Nessuno conosce meglio il museo di chi praticamente ci vive dentro. Problema linguistico a parte, per fortuna i musei, come tutti i luoghi turistici, cercano di usare un linguaggio di simboli universali che permette di orientarsi a immagini. Altrimenti fatti guidare dal caso, un passo dopo l’altro.

 NB. Il costo della visita non è stato rilevante nel sondaggio ma è un punto diverso da discutere, perchè qui si parla della visita una volta varcato l’ingresso.

Andare al Museo: quando? dove e come?

Sono fattori che implicano una pianificazione. In particolare se si va al museo per una mostra o un evento, questo richiede la prenotazione di un biglietto d’ingresso. Altri si affidano ad organizzazioni turistiche, gruppi guidati etc.

Una visita spontanea invece risulta più comune tra chi si trova a vivere in prossimità dei musei, con possibilità di ingressi ad eventi serali (gratuiti come il Regno Unito che offre una selezione di musei Nazionali a ingresso libero – precedente articolo qui). Così  il museo viene vissuto anche come luogo di incontro, uno spazio alternativo, un appuntamento fisso non solo per gli appassionati.

Con chi si sceglie di condividere la visita a un museo cambia l’esperienza.

Chi visita con i familiari e bambini avrà delle esigenze diverse sia di percorsi che di partecipazione emotiva. Chi opta per una visita in compagnia e come motivo di incontro, si potrebbe trovare a discutere idee, storie personali davanti alle opere. E non solo, il museo risulta un luogo prediletto per le visite in solitaria, ad esempio per chi si trasferisce in una nuova città. Se un museo c rispecchia i nostri gusti e passioni, e non ci intimorisce è allora che può diventare un luogo familiare e affezionato. Quindi la visita in un museo o galleria può essere un’esperienza sia sociale che interiore, la scelta sta a noi.

National Gallery, London

Ora direi che siamo pronti per scoprire quale visitatore siamo stati o saremmo nella nostra prossima visita.

Ecco le 8 figure di visitatore tipo elencate con le loro caratteristiche. Scegli quella che ti ispira e prova a vedere se combacia con la tua personalità. Ogni profilo ha 4 parole chiave e 4 simboli che evidenziano le nostre qualità. Nessun profilo è milgiore di un altro, sono tutti equamente vividi visitatori.

PS. A fine articolo troverai un esempio di profilo di visitatore.

Gli 8 visitatori da museum

Gli 8 visitatori tipo

Avido consumatore culturale

Gli appartenenti a questo gruppo hanno una spiccata spontaneità di pensiero perché vedono la cultura come parte essenziale della loro vita, la scintilla che li accende. Andare al museo è perciò una scelta di esperienza indipendente. Amano anche visitare il museo in solitaria o con amici che fanno parte della propria élite culturale.  Ma se in visita con altri, sono entusiasti di condividere i propri interessi. Vogliono soddisfare la loro avidità di informarsi su tutto e in modo acuto si arricchiscono.  Sono attratti dal valore culturale e/o dalla bellezza della collezione. Amano gli eventi sofisticati organizzati al museo di cui si sentono parte integrante. Visitano con frequenza le mostre e vivono il museo come luogo familiare, confortevole e di arricchimento. L’età non è importante se sei avido di cultura lo sei per sempre.

Condivisore di esperienze

I condivisori esplorano il museo con divertimento in un giorno insieme ad amici o famiglia. Per loro condividere l’esperienza è fondamentale. Se visitano un museo è perchè ne sono incuriositi, hanno una forte connessione con il luogo, e gli piace vedere i pezzi di punta della collezione, quadri famosi o grandi oggetti. Sono gli entusiasti in prima fila per qualsiasi attività, che sia travestirsi da dinosauro o  provare simulazioni di volo. Sono socievoli e  ricettivi nel museo, e si divertono con attività da cui imparano qualcosa di nuovo ad ogni visita. Se non sono del tutto giovani fuori, lo sono sicuramente nell’animo e si fanno coinvolgere dal divertimento. Non rischiano molto nelle scelte di visita, se trovano qualcosa che gli piace la rifanno ancora e ancora.

Cauto apprendista

I cauti apprendisti vogliono connettersi con la cultura per arricchire il loro background con ambizione. Inseguono le migliori esperienze in circolazione, e se coincidono con la loro personalità sono i primi a provarle. Si divertono a imparare ma senza uscire dalla loro comfort-zone. Sebbene siano impegnati, gli piace essere coinvolti in valide attività che definiscono il loro quality time. Quindi vanno alla ricerca di musei e attività popolari per una visita appagante ma ben pianificata. Scelgono il museo como luogo di automiglioramento, ma non sono per l’esplorazione del nuovo, preferiscono luoghi conosciuti ed esperienze ben rodate. Molto probabilmente visitano i musei in compagnia, sfruttando al meglio il proprio tempo.

Nostalgico di eredità culturale

Amanti dei musei più tradizionali, apprezzano la storia e la cultura sociale. Inseguono la bellezza degli ambienti, la curata esposizione  degli oggetti. Visitano le mostre dai grandi nomi conosciuti, e si godono appieno l’esperienza senza fretta.  Hanno maturato i propri gusti col tempo e l’apprezzamento . Per lo più si annoverano tra gli adulti, ma non si escludono i più giovani affascinati dalla tradizione. Acculturati di natura, leggono tutte le informazioni senza fretta e in modo approfondito. Sono nostalgici, li guidano le esperienze emozionali. Sono visitatori regolari del museo, in cui hanno ricordi e li condividono con chi li accompagna. Non si avventurano sul nuovo o anticonvenzionale, sanno cosa gli piace e lo perseguono.

All’avanguardia

Sono visitatori scopritori di tendenze, attivi consumatori di trend culturali.  In capo alla fila per eventi interattivi contemporanei, ultime uscite e mostre. Si sforzano anche di acculturarsi con eventi di nicchia. Sanno sempre cosa c’è in circolazione e si assicurano di accaparrarsi per primi i biglietti. Adorano essere immersi in esperienze diverse e sono i primi a sperimentare le novità, mostre ed eventi speciali. Si arricchiscono di sapere, ma l’esperienza attiva  è la parte più importante per loro. Si divertono in autentiche esperienze che possono personalizzare. Visitano con altri principalmente per apprendere e condividere le esperienze uniche anche online. All’ingresso si dirigono diretti alle mostre del momento. 

Ambizioso indaffarato

Questo tipo di visitatore apprezza i musei, sono assorti dei pezzi più accattivanti della visita. Amano le cose semplici e pratiche.Sebbene siano  molto impegnati, si sono divertiti al museo in qualche occasione, e tendono a ripetere l’esperienza quando possibile. Visitano raramente da soli, è più probabile trovarli in visite guidate, preferibilmente nel weekend e con la famiglia per unire l’utile al dilettevole. La priorità sono altre, visitano i musei in un tempo che si sono ritagliati per un’esperienza specifica e investono in qualcosa che completi la giornata. Sono ambiziosi nella visita, che è stata organizzata. Controllano il sito del museo per assicurarsi che ci sia quello che vogliono vedere per ottimizzare. La loro giornata al museo è si uno sforzo, ma completa e appagante.

Specialista appassionato

Gli specialisti sono i più appassionati durante le visite ma sono visitatori rari. Sono decisi quando entrano in un museo. Qualsiasi sia il campo di interesse, sono dei veri specialisti. Sono indipendenti, e si orientano alla perfezione perchè sono nel loro ambiente.  Visitano particolarmente per vedere delle mostre temporanei che aumentano la loro conoscenza e interesse. Si focalizzano sullo scopo di visita, e non sono particolarmente interessati ad altre attività. Esplora il museo cercando informazioni specifiche ma si possono trovare a presentazioni e lezioni organizzati dal museo. La visita al museo li appaga in pieno, che siano turisti o specialisti. Prenotano per essere sicuri di vedere quello che gli interessa, o se locali tornano più volte in visita da soli o con partner appassionati.

Cercatore di intrattenimento

Amano tutto ciò che è popolare e di intrattenimento. La cultura è tra le tante attività del tempo libero che seguono. Ricercano attività di evasione e appagamento immediato. Se devono passare del tempo nel museo, che sia divertente. Inseguono spettacoli, eventi dall’effetto wow, come mostre blockbuster di nomi famosi. Generalmente non visitano i piccoli musei di nicchia e non famosi. Hanno però uno spiccato appetito per le novità di design e vorrebbero abbandonare l’idea tradizionale sui musei noiosi.  Se non stimolati, tendono a  perdere l’entusiasmo durante la visita e sembrano intimoriti dai musei super specializzati. Visitato i musei per svago, generalmente con famiglie e amici più probabile nel weekend. Un giro allo shop del museo non manca mai per un souvenir.

Vediamo un esempio di visitatore che include due categorie, per renderci conto di come siamo possiamo errese sfaccettati e di come la nostra esperienza di visita varia a seconda della situazione.

Ecco mio padre e la sua passione per gli Egizi in visita al Museo Egizio di Torino, nel Dicembre 2019.

Museo Egizio di Torino

Mio padre è appassionato di storia dell’antico Egitto. Ha sempre letto molto a riguardo. Mi ha passato la sua passione per l’antico regno dei Faraoni e una delle prime visite museali che ricordo è proprio al Museo Egizio di Torino. Siamo tornati insieme più di 20 anni dopo. Ecco che tipo di visitatore è mio padre, Mr. D.

Ma sa come divertirsi al museo…

Mr D. ha quindi le caratteristiche di due tipi di visitatore, perchè ama la tradizione e approfondisce ma senza farsi mancare il divertimento.

Risultato: é un nostalgico culturale in cerca di intrattenimento

Ed è proprio questo il bello di noi visitatori, la nostra imprevedibilità guidati all’interno dei musei dai nostri stessi interessi, o anche solo per totale evasione.

Nella speranza che questa mia guida possa esservi di aiuto per capire al meglio che visitatori siete. Una volta tornati nei musei, siate voi stessi. Non fatevi intimorire dai musei, dalla vasta conoscenza che contengono o dall’illegibilità di certe forme di arte. Ricordatevi che sono li per voi.

“E’ l’essere umano, nella sua essenza ontologica, a essere irrimediabilmente complicato e proprio per questo motivo così curiosamente creativo e degno di nota.”

Philippe Daverio storico e critico d’arte

A presto nei musei del mondo…

Silvia